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Imprese del Lazio, 70 milioni dalla Regione. Da oggi la Call
PMI, grandi imprese, universia’, Istituti di ricerca, organismi pubblici e privati e tutti i soggetti portatori di interesse del territorio chiamati a raccolta per presentare, da oggi, progetti concreti di rinnovamento e rilancio produttivo: parte la ‘Call for proposal’ per il ‘Sostegno al riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali’, il primo intervento organico con cui la Regione avvia il proprio programma per la reindustrializzazione del Lazio.
L’iniziativa è stata presentata in Regione dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti e dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e Attività Produttive, Guido Fabiani, alla presenza di circa 800 rappresentanti delle istituzioni, delle strutture di formazione e ricerca, dei sindacati, delle associazioni di categoria e delle realtà produttive regionali.
Obiettivo della Call è stimolare, raccogliere e selezionare le proposte dei territori sulla base delle quali pubblicare, sin dall’inizio del 2016, nuovi bandi per 70 milioni di euro di fondi europei (Por Fesr 2014-2020) relativi alla reindustrializzazione.
Il via per la presentazione dei progetti (esclusivamente online) è scattato oggi, 3 settembre, e la piattaforma web rimarrà attiva sul sito www.lazioeuropa.it fino alle 18 del 31 ottobre.
I progetti dovranno essere mirati a riposizionare un’intera filiera territoriale o produttiva, attraverso azioni di sviluppo competitivo in un’ottica di lungo periodo. Saranno esclusi alcuni settori economici, tra cui la produzione di armi e munizioni, la lavorazione del tabacco, la pornografia, il gioco d’azzardo e le attività di speculazione finanziaria.
Le proposte verranno selezionate da parte di un Comitato di scientifico attraverso una valutazione basata sulla rispondenza ai criteri e agli obiettivi della strategia regionale per il riposizionamento competitivo. Al termine del percorso di valutazione saranno pubblicati i bandi ai quali potranno concorrere tutte le Pmi del Lazio, anche quelle che non abbiano partecipato alla Call.
L’importo complessivo dei bandi sarà di 70 milioni di euro, dei quali 40 destinati ad azioni di riposizionamento competitivo e 30 ad azioni di sostegno alle attività collaborative di ricerca e sviluppo mirati a nuove tecnologie sostenibili, nuovi prodotti e servizi; aiuti agli investimenti per la riduzione degli impatti ambientali dei sistemi produttivi (Apea; Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate;Ecoinnovazione); strumenti per l’internazionalizzazione del sistema produttivo; incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni delle imprese e delle aree produttive.
Il primo ad esprimere il plauso per l’iniziativa della Regione è stato il presidente della Federlazio Silvio Rossignoli, che al termine di un «percorso che abbiamo compiuto in questi mesi sostanzialmente alla cerca dell’unione», auspica di riuscire, con le imprese associate, «ad esprimere un buon numero di idee che siano vincenti».
Secondo il presidente di Unioncamere Lazio,«l’obiettivo della Regione è chiaro, ed aver coinvolto i territori credo sia strategicamente corretto».
Alberto Civica, in rappresentanza dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, ribadendo il sostegno all’iniziativa, ha posto però l’accento sui tempi, la burocrazia e i controlli in corso d’opera: «tutte queste idee saranno verificate nella loro gestione: i tempi di finanziamento con i quali poi si erogano queste risorse sono fondamentali», così come «le modalità burocratiche con le quali si faranno queste cose. L’appuntamento è dal giorno dopo i bandi, per capire esattamente quali saranno le condizioni, le modalità e i tempi con cui questa iniziativa si svilupperà in corso d’opera» e, ha concluso, «bisognerà capire anche come si svilupperà il sistema dei controlli».
Infine, Lorenzo Tagliavanti neopresidente della Cciaa di Roma, ha voluto ringraziare il governatore del Lazio «Nicola Zingaretti per avermi dato l’opportunità di intervenire» e l’assessore Fabiani per «l’ottimo lavoro fatto relativamente all’industria, settore importante. Dobbiamo salutare questa come un’iniziativa sì di aiuti concreti ad un settore, ma anche di inversione di tendenza rispetto ad una cattiva cultura economica». Secondo Tagliavanti, infatti, «aver abbandonato o dato un ruolo secondario all’industria e al manifatturiero è stato grande errore. Il fatto che il Lazio proponga qualcosa che sembra antico è una delle strade possibili che possiamo percorrere per rilanciare nostre imprese e territorio. Qui c’è una grande scommessa che, secondo me, deve funzionare. Dobbiamo mandare un messaggio agli imprenditori che iniziano a cambiare il loro “sentiment”: il 31%, uno su tre dice che il peggio è passato – ha concluso Tagliavanti – e non deve essere lasciato solo».