Professioni e Formazione
Internazionalizzazione della formazione professionale
Antonio Capitani: “È una prospettiva che non possiamo più tralasciare"
Dopo il successo di “Articolo 2 – Solidarity makes me beautiful” Città metropolitana di Roma Capitale punta ora all’internazionalizzazione della formazione professionale.
100 gli allievi coinvolti nelle attività di Service learning e lo scambio culturale continua in Macedonia
Sono oltre 100 i ragazzi dei centri di formazione professionale della Città metropolitana di Roma – insieme ad allievi provenienti dall’Albania e dalla Repubblica di Macedonia – che hanno preso parte ad attività di service learning, condividendo conoscenze, tecniche ed esperienze acquisite sui banchi di scuola in un contesto di solidarietà.
Artocolo 2 – Solidarity makes me beautiful
«Articolo 2 – solidarity makes me beautiful” è stato il primo e ben riuscito tentativo di creare sinergie e contaminazioni positive con altre culture, che hanno dimostrato di saper collaborare e star bene insieme».
Ha commentato così Antonio Capitani, Direttore del Dipartimento III – Servizi per il lavoro e la formazione di Città metropolitana di Roma Capitale, il progetto promosso dalla Città Metropolitana e realizzato grazie al contributo finanziario del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale (nel progetto è stato coinvolto anche un piccolo di gruppo di studentesse del corso di Estetica del CFP di Fiumicino).
«Far sì che iniziative del genere diventino elementi strutturali nella didattica dei centri di formazione della Città Metropolitana è ora il nostro obiettivo. L’internazionalizzazione della formazione professionale è ormai una prospettiva che non possiamo tralasciare. Le attività di service learning svolte dagli allievi – conclude Capitani – sono state esperienze forti, ma è importante che gli studenti imparino ad interagire anche con un’utenza disagiata».
La tre giorni, intensa ed impegnativa, ha visto Il 12 marzo i ragazzi dei corsi di estetica del CFP di Civitavecchia e Fiumicino, insieme ai colleghi macedoni, offrire piccoli trattamenti di bellezza alle pazienti oncologiche del progetto Bell’essere, mentre gli allievi dell’alberghiero di Tirana hanno preparato un pranzo leggero con piatti tipici della cucina albanese.
«Il Progetto Bell’essere – spiega Nadia Guardiani, volontaria di Adamo (Associazione Domiciliare Assistenti Malati Oncologico) – è dedicato alle pazienti oncologiche che, attraverso la cura di sé, ritrovano fiducia e forza per affrontarne le terapie e le loro conseguenze con una marcia in più. Il Centro di Formazione di Civitavecchia, l’Adamo Onlus e l’Asl Roma 4 – prosegue Guardiani – hanno voluto coinvolgere nel Progetto Bell’Essere anche le allieve macedoni, convinti che questo possa essere un legame per sviluppare la crescita culturale e relazionale».
Il 13 marzo è stata la volta della Rsa Villa Nina di Marino, dove gli allievi hanno offerto trattamenti di manicure e pedicure e servizi di parrucchiere agli anziani ospiti, mentre gli allievi di Marino e Tirana hanno preparato e servito insieme una ricca merenda a base di dolci e rustici salati.
«Sono orgogliosa di aver sostenuto e accolto fin da subito il progetto Articolo2 – ha detto Barbara Cerro, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Marino. – Grazie alle attività di service learning gli ospiti della struttura marinese hanno potuto trascorrere un pomeriggio diverso, di allegria, circondati dall’entusiasmo dei giovani allievi dei Cfp coinvolti. E per gli allievi è stata un’occasione di apprendimento, ma soprattutto un’esperienza umana e solidale».
Fa eco all’assessore la direttrice amministrativa di Villa Nina, Ramberta Roscini. «Per i nostri ospiti è stata davvero una grande festa – ha dichiarato. – L’entusiasmo dei giovani è stato contagioso e sono rimasti tutti molto felici di questa esperienza; tra i corridoi se ne è parlato per giorni. Grazie davvero a chi l’ha resa possibile».
Soddisfatta della buona riuscita di “Articolo 2 – solidarity makes me beautiful” anche la Consigliera Delegata alla Formazione di Città metropolitana di Roma Capitale, Teresa Zotta. «Gli allievi dei centri di formazione coinvolti hanno manifestato forte entusiasmo nel partecipare al progetto – ha detto – interpretando lo spirito di collaborazione e condivisione del programma oltre ogni aspettativa».
Oltre alle attività di Service Learning, gli allievi hanno effettuato anche visite culturali a Civitavecchia, Castel Gandolfo e ovviamente al centro storico di Roma. Molto apprezzata la visita alle Domus Romane di Palazzo Valentini.
Il progetto si sposta ora in Macedonia. Dal 24 al 28 marzo gli allievi dei Centri di Formazione di Civitavecchia – insieme al piccolo gruppo delle studentesse di Fiumicino – si recheranno a Ocrida, per continuare le attività di service learning in strutture ospedaliere e in aziende macedoni.
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