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Job&Orienta 2018: oltre 75mila visitatori

Job&Orienta 2018, il Salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro, chiude oggi alla Fiera di Verona con oltre 75mila visitatori.

Tre giorni per far incontrare mondo della scuola e impresa e offrire ai giovani informazioni e strumenti per scegliere con efficacia la propria formazione e orientarsi nella ricerca di lavoro.

Oltre 75mila visitatori, 500 realtà presenti nella rassegna espositiva, 200 appuntamenti in calendario con più di 300 relatori: si conclude con un bilancio più che positivo la 28a edizione di JOB&Orienta, il salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro che per tre giornate ha messo al centro il tema “Dalla cittadinanza al lavoro – Promuovere i diritti formare le competenze, garantire le opportunità” e ha visto ieri la visita di Marco Bussetti, ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, e del vicepremier e ministro del Lavoro, delle Politiche sociali e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio.

Promosso da VeronaFiere e Regione del Veneto, in collaborazione con Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Salone si è confermato ancora una volta un prezioso momento di informazione e approfondimento, anche grazie alla valorizzazione al racconto delle migliori esperienze già avviate per mettere in dialogo il mondo della scuola con quello del lavoro.

Centrali, in particolare, i temi dell’alternanza scuola-lavoro (oggi in via di aggiornamento da parte del Miur che, nell’ottica di alleggerire l’impegno delle scuole, ha deciso di abbassare il numero minimo di ore da conseguire e di puntare sempre più alla qualità dell’esperienza), della formazione terziaria (con un focus sugli Its, che coniugano lezioni in aula a presenza in azienda, assicurando tassi di occupabilità senza pari), e del made in Italy, oggi quanto mai bisognoso di nuove leve, giovani e altamente formate, a partire dal settore moda che qui a JOB&Orienta ha visto la nascita della Rete nazionale degli Its e di quella degli Istituti tecnici e professionali e la firma del protocollo di intesa tra Miur e Sistema Moda Italia di Confindustria.

Ampio spazio anche ai temi del digitale e dell’ecosostenibilità, che secondo le nuove previsioni Excelsior-Unioncamere, presentate oggi a JOB&Orienta, saranno tra i fronti d’innovazione delle imprese a richiedere il maggior numero di nuovi lavoratori nei prossimi cinque anni.

Cresce, in particolare, la domanda di figure nuove e trasversali a tutti i settori, con una formazione in tal senso sempre più specifica, tra cui: l’esperto nell’analisi dei dati, nella sicurezza informatica, nell’intelligenza artificiale, nel marketing ambientale e negli acquisti verdi.

Secondo i dati Unioncamere tra il 2019 e il 2023 il mercato italiano richiederà complessivamente tra i 2,5 e i 3,2 milioni di nuovi lavoratori da assumere, che dovranno riempiere le fila in primo luogo dei settori dei servizi alle imprese, della sanità e dell’istruzione.

 Per tre giorni, migliaia di studenti e di giovani hanno potuto scoprire i corsi formativi più vincenti in termini di didattica innovativa e occupabilità, conoscere quali sono le figure professionali più ricercate e le competenze richieste, nonché i mestieri del futuro, imparando così ad orientarsi e a muovere i primi passi verso il lavoro, anche grazie alle esperienze raccontate dai loro coetanei e il supporto delle ricerche che ci consegnano il panorama del mercato del lavoro e le sue prospettive.

«Di fronte al mismatch tra domanda e offerta da più parti evidenziato» commenta Claudio Gentili, coordinatore del comitato scientifico «noi diciamo che la chiave è lavorare su un orientamento più efficace e una formazione innovata. A Job questi due soggetti – scuola e impresa – , che spesso non si parlano, si incontrano e costruiscono alleanze: oltre al made in Italy che produce, c’è il made in Italy della formazione. Orientare non significa sostituire i giovani nella scelta, ma dare gli strumenti perché possano scegliere al meglio. Questo facciamo a Job».

 

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